Quante volte ti è capitato di andare in pizzeria con gli amici e di ordinare una bufalina ? Sei sicuro che quella pizza “contiene” una Mozzarella per cui possa fregiarsi di questo nome ?

Nel luglio scorso nello Spizzico di via del Corso a Roma si sono presentati gli ispettori del reparto Annona del Comune di Roma insieme con gli agenti vigilatori del Consorzio tutela Mozzarella di bufala Campana Dop per procedere a sequestro, denuncia e multa, il motivo era proprio la pizza bufalina commercializzata nei ristoranti del gruppo Autogrill, farcita con una Mozzarella che risulta essere un filone di formaggio fresco a pasta filata di bufala.

In pizzeria ricorda al cameriere che la semplice dicitura “Mozzarella di bufala” è vietata dalla nostra legge esattamente dal decreto ministeriale 21 luglio 1998, dove c’è scritto che questa dicitura è ingannevole.
La forma al genitivo “Mozzarella di bufala” può essere utilizzata infatti solo congiuntamente con l’aggettivo “campana” in quanto parte integrante della denominazione d’origine protetta.

Questa importante e dovuta precisazione ha costretto il gruppo Autogrill ha specificare che il prodotto utilizzato come ingrediente per la loro Pizza bufalina non era Mozzarella di bufala Campana Dop, ma semplice mozzarella di bufala.