Spesso mi chiedono al telefono cosa fare per arrivare al mestiere di cuoco, quindi ho pensato che poteva essere utile dare qui sul blog una prima risposta che possa fare da guida generale.

Primo ingrediente, la passione. Fare il cuoco non è difficile, ma serve amore e voglia di impegnarsi, confrontarsi, studiare, sperimentare e darsi da fare. Se tutto ciò c’è, possiamo vedere il resto.

Il primo passo è scegliere dal calendario di una buona scuola un ciclo di formazione adatto a chi voglia cucinare per mestiere, come quelli presentati nella parte iniziale del nostro calendario corsi di cucina professionale. Ci sono corsi di un mese, di una settimana, di due giorni e corsi giornalieri monotematici.

Un corso serve per acquisire la conoscenza sugli strumenti e sulle principali tecniche di cucina, conservazione, igiene e presentazione. Questo è importante se non volete limitarvi a seguire le ricette create da altri, ma vi piacerebbe capire ciò che fate, per produrre poi vostre creazioni.

Secondo passo, cercate un ristorante, un bistrot, un bar pizzeria, dove iniziare a lavorare come apprendista o aiuto cuoco, magari con uno stipendio minimo, per un paio di mesi. L’esperienza in un locale, infatti, fornisce capacità che un corso da solo non può dare. Cucinare nell’ambiente controllato di una scuola non è come trovarsi ai fornelli quando arrivano contemporaneamente venti persone che vogliono cose completamente diverse. Di solito due o tre mesi bastano per togliersi di dosso l’ansia e la sensazione del “pesce fuor d’acqua”.

Nel frattempo, invitate ogni week-end un po’ di persone a casa. Tenete presente, però, che ciò è istruttivo solo se cucinate per dieci persone.  Inoltre, dovete cucinare applicando tutto ciò che avete imparato durante il corso, senza mai tralasciare alcun aspetto. Scelta del menu, organizzazione, approvvigionamento, preparazione delle basi, conservazione, assemblamento e presentazione. Non dimenticate di presentare i piatti che portate a tavola ed ascoltate sempre i pareri che vi vengono dati. Se non vi viene dato alcun parere, chiedete voi il pelo nell’uovo a tutti i presenti. Si cresce con le critiche, non coi complimenti.

Dopo quattro o cinque cene con dieci persone, siete pronti per passare alle sedici persone, poi alle venti. Fatelo senza risparmiarvi, avrete tutto da guadagnare.

Acquistate un piccolo kit di pentolame, coltelli, sonde termiche ed altri utensili da portarvi dietro ed approfittate di occasioni per cucinare per conto di altri. Sempre col criterio che tutto serve se si superano le otto/dieci persone, altrimenti è solo divertimento, senza componente istruttiva.

Quando sarete capaci di gestire una serata con venti o più persone, potrete cercare qualche locale nei paesi vicini in cui organizzare delle serate a tema. Accordatevi in modo da coprire le spese, non cercate di guadagnare troppo (ma un pochino sì).

A questo punto, scoprirete di non aver più bisogno di chiamarmi per chiedere cosa fare per lavorare come cuoco