Beh, se vi state chiedendo cosa c’entrino i corsi PPC con l’enogastronomia, allora seguitemi un attimo, perché in realtà AdWords ed in generale le forme di Pay per Click sui motori di ricerca dà importanti contributi a tutti gli operatori del settore enogastronomico italiano. Questo che sia gestori di un sito di commercio elettronico di prodotti tipici regionali, che si produca e venda vino, che si abbia negozi o enoteche o che si produca e commercializzi strumenti ed apparecchiature.
Senza metterli in ordine di importanza, vediamo quali possono essere i vantaggi di questo modo d’essere visibili sui motori di ricerca, che non si contrappone al posizionamento del sito, ma che è complementare e che se ben sfruttato migliora anche il posizionamento stesso.
Studio dell’interesse del mercato
Molti mettono in vendita prodotti sui propri siti di commercio elettronico, ad esempio vino, prodotti tipici regionali, prelibatezze da gourmet, senza sapere se on-line vi è reale interesse. In sostanza, si fa magazzino, si fa la scheda, si apre la vendita, poi si contano gli ordini (sperando che ci siano).
Una piccola campagna AdWords ben strutturata, con un budget spesso irrisorio consentirebbe, invece, di sapere preventivamente se su Internet vi sono navigatori che in qualche forma cercano già il prodotto in questione. Quest’informazione è importantissima e consentirebbe di risparmiare cifre altissime, soprattutto quando si assoda che non v’è interesse.
Visibilità temporanea
In occasione di fiere (esempio il Vinitaly), feste (ad esempio per i Cesti Natalizi) ed altre manifestazioni del settore, con una campagna di PPC (questa è la sigla del pay per click, del quale AdWords di Google è solo uno delle possibilità) si ha la possibilità di comparire sui motori di ricerca pagando solo per il periodo interessato.
Va considerato, infatti, che se il posizionamento costa meno a lungo termine perché effettuato il lavoro poi questo non ha altri costi se non minimi, per brevi necessità di visibilità il suo costo di startup è solitamente più elevato della corrispondente campagna. In sostanza, siete al MACEF o al HOST 2009 e volete farlo sapere? Iniziate la campagna tre mesi prima e la sospendete il giorno stesso della conclusione.
Studio delle chiavi di ricerca
Ipotizziamo che abbiate deciso di posizionare sui motori di ricerca il vostro sito di produttori di vino o di enoteca on-line. Quali chiavi scegliete e come le scegliete? Questo è il grande dubbio di tutti quelli che avviano un simile progetto.
Pensate, con una campagna AdWords potete comprare per due mesi tutte le chiavi che ritenete possano essere d’interesse e poi verificare per quali di queste vi è il traffico maggiore. Meglio ancora, se vendete on-line o se avete moduli di contatto o richiesta preventivo, potete sapere quali sono le chiavi che vi portano gli utenti interessati e potenziali clienti. Si chiama conversione e Conversion Rate è il tasso di conversione per chiave.
A questo punto saprete se l’utente cerca più pasta artigianale o pasta fresca, se il cuoco cerca di più pentole in rame stagnato o casseruole in rame, ecc. Avrete importantissime indicazioni sulle chiavi che dovranno essere oggetto dell’attività SEO (tecnicamente si chiama così l’ottimizzazione del sito per i motori di ricerca).
Supporto al posizionamento
Capita sempre che realizzato il sito di produttori di vino o venditori on-line di prodotti tipici, ci si rivolga al SEO (il posizionatore) per avere la visibilità che si credeva scontata ed invece si scopre essere il risultato di specifiche attività. Il problema è che il famoso posizionatore ti dice subito che per vedere i primi risultati ci vorranno mesi e per vedere i veri, importanti, tangibili risultati, spesso un anno non basta.
Che si fa nel frattempo? Ecco, la risposta è la campagna AdWords. In sostanza, un modo per avere visibilità intanto che il posizionamento del sito va a regime. Realizzato il sito di commercio elettronico, si può iniziare dal primo minuto a vendere la pasta artigianale o l’olio extravergine di oliva.
Inoltre, finite le attività SEO, se per certe chiavi il risultato non è stato ottimale (nessun SEO può garantire mai il risultato specifico su una certa chiave), il PPC consente di supplire.
Conclusione
Mi sono fermato, ma vi prego di credermi che potrei andare avanti ancora per un bel pezzo. AdWords ed enogastronomia sono legati tra loro come una coppia ben affiatata. Ovviamente una campagna PPC bisogna saperla condurre e non è facilissimo, anche se possibile. Ecco a cosa servono i corsi di pay per click.