Il titolo del post è tale e quale la chiave di ricerca con cui il visitatore è arrivato da Google. L’ho immediatamente messa in evidenza tra le domande a cui rispondere, perché le allergie alimentari sono un importante aspetto da tenere sempre in considerazione, se si cucina per gli amici e per i propri cari.
Non sono un esperto, ma ho un figlio con gravissima allergia alla frutta secca, arachidi e nocciole in particolare. Basta un invisibile frammento e Lorenzo finisce in ospedale con lo shock anafilattico. Già successo tre volte.
Il pericolo, purtroppo, non sono le arachidi e le nocciole in sé, ma i derivati che troviamo praticamente ovunque. Croccantini, olio di arachide usato per la frittura, impasti e farciture.
Pericolosissime, inoltre, le possibilità di shock per contatto di alimento con contenitori non perfettamente puliti. A volte, al ristorante, non lo faccio mangiare se non ho la certezza totale che il suo cibo sia stato preparato in una pentola apposita o che nella cucina in questione non si usi olio ed altri preparati a base di frutta secca. Ovviamente ogni volta che lo porto in un nuovo ristorante, devo fare quattro chiacchiere (e non solo quattro), col cameriere.
Al bar, il pericolo è dato dalle patatine. Non perché sia allergico alle patatine, ma perché queste potrebbero essere state messe in una ciotola che prima conteneva le arachidi. Altra possibilità di contatto è data dal fatto che gli avventori prendano prima le arachidi e poi con la stessa mano tocchino le patatine. Basta questo, per finire in ospedale (successo una volta).
Cosa si può fare?
Purtroppo ad oggi ben poco. Esistono vari rimedi che abbassano il livello di pericolo, negli anni, senza però eliminare l’allergia. Varie altre allergie gli sono passate, questa, secondo i medici, gli rimarrà.
Cosa fare se si sa di essere allergici e si è in attesa di un figlio?
Beh, posso solo dire ciò che penso, del tutto opinabile. Credo che mio figlio sia contento di essere al mondo, seppur con la grave allergia, ed io pure. Quindi, accettiamola, questa cosa. Ci sono mali ben peggiori.
Al visitatore che è approdato al nostro blog con questo dubbio, chiedo di precisare meglio ciò che desidera sapere. Tenterò di dare un aiuto, nei limiti delle mie possibilità.