Spesso ce lo chiedono – “Frà, come quali documenti devo fare per avviare un nuovo ristorante?” – e vi assicuro che la risposta non è semplicissima.
Tra i tanti conoscenti che abbiamo con un ristorante, abbiamo chiesto a quelli che ne avevano avviato uno in prima persona. In particolare voglio ringraziare Giovanna D’Agostini del Ristorantino La Gioi, che mi ha aiutato a compilare un elenco preciso (nella foto vedete lo stabile mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione).
Nelle righe seguenti, quindi, vi indico tutti i documenti necessari, ovviamente con la precisazione che è importante fare una verifica presso le sedi istituzionali della propria città per essere certi che non vi siano altri vincoli. Fate un giro presso il Comune, la Camera di Commercio e la ASL.
Iniziamo?
- Cominciamo con l’avviare ufficialmente l’attività imprenditoriale aprendo la Partita IVA e scegliendo la forma societaria più indicata, con la collaborazione di un commercialista. Dovrebbe essere il primo passo per avere la possibilità di scaricare da subito i primi costi che inevitabilmente si avranno. Contestualmente il Commercialista ci preparerà i documento per l’iscrizione alla Camera di Commercio (dove le nuove regole sul REC siano già seguite).
- Si iscrivono all’INPS ed all’INAIL i primi dipendenti, gli eventuali collaboratori familiari ed i titolari stessi.
- Si sceglierà una banca e si apriranno i conti relativi. Consiglio anche l’apertura di un conto online a costo zero da usare in affiancamento a quello principale per tutti gli accantonamenti.
- Nel caso i locali siano in affitto, occorre registrare il contratto di locazione presso la sede competente del Registro.
- Dall’Ufficio Tecnico del Comune occorre ottenere le Concessioni Edilizie necessarie nel caso si debbano modificare le strutture del locale che si è scelto.
- Nel caso la sede sia in un palazzo antico, occorre ottenere l’approvazione ai lavori dalla Sovrintendenza alle Belle Arti competente. Ciò è necessario anche per targhe esterne, modifica della facciata, ecc.
- Occorre provvedere al REC, iscrizione al Registro degli Esercenti del Commercio. La procedura è semplicissima per chi ha frequentato un Istituto Alberghiero, c’è da seguire un corso e relativo esame per tutti gli altri. Una recente legge ha abolito il REC, ma non tutte le regioni sono ancora allineate.
- In sostituzione del vecchio Libretto Sanitario, ora i dipendenti ed i titolari (se operativi nel locale) devono frequentare un corso di almeno 3 ore per la manipolazione delle sostanze alimentari e HACCP. Il link che vi ho indicato è il programma del nostro corso, visto che da poco lo abbiamo inserito a calendario anche noi.
- Occorre redigere un Manuale HACCP, meglio se con la collaborazione di un consulente, che indichi le procedure interne seguite in relazione alla conservazione degli alimenti, alla pulizia delle attrezzature e dei locali, alle azioni di sanificazione ed al monitoraggio degli impianti.
- La ASL deve rilasciare un documento di Idoneità Sanitaria, a volte previa uscita di controllo e verifica. Bagni, disposizione di alcuni locali, alcuni arredi, metri disponibili ed altre cose devono corrispondere a quanto necessario per garantire igiene e sicurezza.
- Dall’Ufficio Commercio del Comune si ottiene la Licenza Commerciale per l’attività.
- Alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) si pagano i diritti per la riproduzione della musica nel locale.
- Presso l’agenzia indicata dal Comune si espletano le formalità per avere l’Autorizzazione all’Esposizione dell’Insegna all’esterno.
- Dall’Agenzia delle Entrate si ottiene il rilascio della Licenza di Vendita al Minuto di Superalcolici.
- Occorre seguire i corsi sulla Sicurezza e quelli sul Pronto Soccorso.
- Consiglio anche l’iscrizione alla Proloco del paese, sempre attenta alla manifestazioni, eventi e fiere. Credo che l’inserimento nel tessuto economico-sociale sia sempre importante.
In sostanza, muovetevi per tempo. Prima ancora di iniziare tutti i lavori, vale la pena di fare le verifiche del caso. Ricordatevi almeno: Ufficio Tecnico, Tributi e Commercio del Comune; Agenzia delle Entrate; ASL; SIAE.
Se invece avete bisogno di sapere quante casseruole e coltelli comprare, quali attrezzature, come fare i conti dei metri di superficie orizzontale per ogni cuoco e quanti frigoriferi, noi siamo qui.
In bocca al lupo